Nikon D850
Come ogni reflex professionale Nikon, anche la D850 è costruita in maniera impeccabile, per resistere ad ogni condizione di utilizzo e offrire un’esperienza di scatto dal massimo comfort.
Il corpo macchina è realizzato in lega di magnesio ed è tropicalizzato (resistente a polvere e pioggia), offre una sensazione di solidità massima e un’impugnatura salda e comoda, grazie al pronunciato grip frontale. Le dimensioni e il peso, ovviamente, sono abbondanti (146 x 124 x 79 mm per 1kg circa), ma non eccessive in ambito full frame.
Il sistema di comandi riprende fedelmente quello tradizionale delle reflex avanzate Nikon, con la significativa aggiunta della funzione “touch” sullo schermo (utile, ad esempio, nella revisione delle immagini) e soprattutto del nuovo joystick, che si rivela un prezioso alleato nel controllo dei punti di messa a fuoco. Un vero tocco di classe è la presenza di tasti retro-illuminati: attivando l’apposito selettore, la maggior parte dei bottoni fisici sul corpo macchina brilleranno leggermente, per agevolare i comandi anche nel buio più assoluto.
L’unico, piccolo difetto in termini di controlli è lo spostamento del tasto ISO sulla spalla destra, accanto al pulsante di scatto: in tale posizione, risulta scomodo premerlo e ruotare al tempo stesso la ghiera frontale, per controllare l’utile funzione “ISO-auto” on/off.
Per il resto, l’abbondanza di selettori e tasti personalizzabili è massima: consente a chi scatta già con Nikon di trovarsi immediatamente a casa, e a tutti gli altri di trovare un sistema esteso ed intuitivo.
Il protagonista assoluto è il nuovo sensore CMOS BSI (retroilluminato) da 45.7 Megapixel, privo di filtro passa-basso per una nitidezza delle immagini ancora maggiore. Non si tratta del sensore più risoluto nel settore delle full frame (la Canon EOS 5DS offriva 51 MP gi. nel 2015), ma insieme alle altre caratteristiche configura una macchina unica o quasi sull’attuale mercato.
L’otturatore, infatti, è in grado di offrire una raffica da 7fps (9 con il grip verticale e la batteria EN-EL18b) e il modulo autofocus è lo stesso trovato sulla ammiraglia D5, con 153 punti a fase, di cui 99 con sensibilità a croce e con un punto centrale in grado di lavorare fino a -4EV (una luminosità molto prossima al buio assoluto). Anche l’esposimetro matrix da 180.000 punti è il medesimo dell’ammiraglia D5, cos. come il processore Expeed 5.
Sul retro del corpo macchina è presente uno schermo LCD da 3.2″ articolato in verticale, con 2.36 milioni di punti e dotato di funzionalità touch, mentre il mirino ottico copre il 100% del quadro d’immagine e offre un ingrandimento di 0.75x, il più alto di sempre in una reflex Nikon. Il doppio slot per le schede di memoria è in grado di accogliere una XQD e una SD UHS-II, ed è inclusa l’antenna Wi-Fi per il trasferimento rapido delle immagini su smart device.
Da notare l’assenza del flash pop-up, sacrificato per aumentare la solidità del corpo macchina e per consentire l’inserimento di un mirino ottico cos. ampio. Chi utilizza il sistema CLS per controllare i flash remoti tramite lampo ottico dovrà, dunque, collegare in macchina un’unità esterna.